Arrivederci dal Festival delle Religioni
Cari amici del Festival delle Religioni,
il Festival è già passato… che dispiacere! Però sono molto contenta che sia stato un buon Festival, ricco di ospiti illustri, pensieri importanti ed un tema, quello della felicità, che ci ha coinvolto tutti da vicino. Credo che ci sia bisogno di occasioni di incontro in cui quando torni a casa non dici (solo) “interessante o noioso”, ma torni possibilmente trasformato, con uno spirito diverso. C’è bisogno di sostare, di rallentare, di fermarsi e studiare, di fermarsi ed ascoltare chi pensa meglio di te, di fermarsi ed ascoltare chi prega con più profondità di te, per imparare, per trattenere dentro qualcosa in più. Bisogna vivere di com-passione letteralmente; prendendo cioè il proprio cuore e la propria mente e mettendola nella mente di un altro che possibilmente ti tira su! Siamo bombardati da notizie che schiacciano la riflessione, la anestetizzano, la induriscono, la incattiviscono e generano cuori duri e menti stolte! Per questo spero di dare un contributo bello con questo Festival delle Religioni. È lo spirito che mi muove ad organizzarlo.
È meravigliosamente complesso organizzare una manifestazione così, non (sol)tanto perché sia difficile contattare personalità di alto profilo, ma soprattutto perché è arduo uscire da quel torpore culturale che è il nostro tempo e saper trovare la chiave giusta, saper individuare il messaggio giusto da trasmettere. E badate bene è questo il punto. È questo che fa la differenza; il messaggio, il contesto entro cui un relatore viene. Solo così il festival non sarà un “semplice” rendez-vous di illustri ospiti, ma sarà un tempo dal quale ne usciremo arricchiti.
Credo che aver riflettuto sul tema della felicità sia stata una buona scelta, specialmente durante due lunghi anni di Covid, che ci hanno intristito, spento e un po’ allontanato.
Cosa fare adesso? Bè, ora come ora lavorerò al mio terzo libro, il seguito di Eccomi! Libro che ho presentato con Padre Bernardo al Festival, e che probabilmente si intitolerà “La ragione e la follia della Croce”. È mia consuetudine alternare momenti di studio e di scrittura a momenti in cui organizzo un Festival. Il tempo dello studio è necessario per nutrirsi di quei pensieri che poi animano un Festival delle Religioni.
Ecco allora che vi saluto, augurandomi di incontrarci presto. Non farò passare tanto tempo! Ho già in mente il titolo del prossimo Festival… a tempo debito ve lo svelerò!
Nel frattempo, buon tutto, buone letture, buoni pensieri, buone riflessioni, buona vita e più nell’immediato, un caro buon Natale!
Con simpatia,
Francesca
Ps.
Per chi avesse già qualche nostalgia del Festival o semplicemente se lo fosse perso, qui il video di ciò che è stata la quinta edizione del Festival delle Religioni!