Enews – Festival delle Religioni 2019 – 4° edizione
Cari amici del Festival, ben ritrovati!
Vi scrivo questa Enews per augurarvi un buon Natale, per augurare a tutti voi di vivere un tempo di Avvento pieno; pieno di pensieri densi, ognuno quelli che ritiene più opportuni e più corrispondenti a se stesso, ma comunque un tempo che non scorra senza che ce ne rendiamo conto! Vi giro un’intervista a Massimo Cacciari sul tema del Natale che potete trovare QUI molto interessante e che, spogliata di considerazioni “estreme”, in buona parte sento di condividere. Non vi fate spaventare dal titolo, leggetela e ditemi poi, se avete voglia, cosa ne pensate.
Vi faccio questo genere di auguri per due ragioni; la prima perché da sempre esorto me stessa e tutti voi ad essere – heideggerianamente di volta in volta – “dentro” la vostra vita, ad innalzare e ad intensificare i pensieri alti e seconda di poi, a corollario, perché intorno a questo buon proposito – di vivere il tempo con fermezza – ruota il prossimo Festival delle Religioni. In tanti ci mandate messaggi ed email chiedendo quando, dove e su cosa sarà. Dunque, vi annuncio che il prossimo Festival delle Religioni si svolgerà il 26-27-28 Aprile 2019 e salvo un incontro in Moschea, si svolgerà tutto nella Basilica di San Miniato a Monte. Il Festival sarà a conclusione dell’intero anno di celebrazioni che vedono San Miniato al centro per i suoi 1000 anni compiuti. Un traguardo quasi fuori dal tempo che si concluderà con la quarta edizione del Festival delle Religioni. Il Festival è onorato di far parte di questo tempo eterno della Basilica che tutti voi conoscete e che ogni volta che la si osserva consola il cuore!
Non vi svelo ora chi saranno i protagonisti della prossima edizione, in primis perché sennò non avrò altro da scrivervi di qui ad Aprile e secondo perché credo sia ben più importante parlarvi del tema che abbiamo scelto. I relatori, alcuni fedelissimi altri mai venuti, sono strumenti che – al di là delle loro capacità e della loro notorietà – intervengono per trasmettere ed approfondire un messaggio, che è quello che ogni anno il Festival si propone di offrire a tutti voi. Non viceversa. Questo è molto importante averlo chiaro. Ed è questo che rende il Festival un momento prezioso; per il messaggio che ogni edizione vuole trasmettere con forza. I Festival infatti seguono un percorso; Incontrandoci su ciò che ci divide poi Andiamo Oltre, poi Io Sono e questa prossima edizione avrà al centro il tema del tempo. I mille anni della Basilica sono l’invito per tutti noi ad interrogarci sul tempo.
ORĀ-TE
Il tema del tempo sarà il filo conduttore di questo Festival; in un’epoca confusa e degradata di valori e di alti pensieri, in cui anche il tempo passa attraverso noi stessi senza che spesso si abbia la capacità di saperlo “trattenere” e di viverlo con proprietà e profondità, il Festival esorta a fermarsi, a rallentare, a riflettere, ad abitare il tempo, ma soprattutto ad imparare a scandire i tempi del tempo. Ecco perché il titolo di questa edizione è Orā-te e giocherà sul doppio significato di “pregate” in latino e allo stesso tempo di “ora te” con l’esortazione a rinnovare se stessi e a meditare sulla propria vita e sul proprio tempo.
Cominciamo sin da ora; non aspettiamo che il Festival arrivi per disporci a riflettere su questo, sempre che non lo stiate già facendo. Non c’è bisogno dell’Avvento, non c’è bisogno degli auguri di Natale. In realtà non c’è bisogno di niente, non è necessaria alcuna ricorrenza per riflettere su questo e tuttavia, credo che in realtà ne abbiamo estremamente bisogno. L’uomo ha bisogno dei riti per ri-cordarsi e ra-mmentarsi di ciò che in realtà scontato non è, perché la vita ti scappa di mano se non la si rallenta se non la si trattiene. Come si fa? Il festival di questa prossima edizione rifletterà su questo ed inviterà a “trattenere” ; tò katechon – ho katechon in greco – il tempo. Alexis de Tocqueville ne La Democrazia in America (1835) descriveva l’uomo dell’epoca come un “un uomo di corsa”. Noi che cosa siamo?
Ci vediamo in Aprile!
Tanti auguri di buon Natale!
Francesca Campana