Nato a Poznan il 19 novembre 1925, è un sociologo e filosofo britannico di origini ebraico-polacche. Docente presso l’Università di Varsavia, nel marzo del 1968 fu espulso per le idee politiche invise al regime comunista. Dal 1969 al 1971 ha insegnato presso l’Università di Tel Aviv per poi accettare la cattedra di Sociologia all’Università di Leeds. Ha acquistato notorietà per le sue analisi sui legami tra modernità e olocausto e sul consumismo postmoderno. Ha definito «modernità liquida» come la nuova condizione nella quale l’individuo si trova oggi a vivere e ad agire. Le certezze debbono essere abbandonate, i criteri, validi fino ad oggi vengono messi in discussione. Si impone un continuo mutamento di parametri e atteggiamenti. Acquistano un ruolo centrale le doti di flessibilità e adattabilità.